Dopo 790,5 km e 159 ore e mezza di cammino sono arrivato in 19 giorni alla Cattedrale di Santiago.
Piove. É da quando sono partito, alle 5 e 19 di questa mattina che piove. Sono bagnato fradicio. Gli ultimi 19 km, una pioggia continua. Il percorso non mi piace. Troppo confuso, mi perdo 3 volte. Pensavo che l’arrivo a Santiago fosse ormai una passeggiata, invece si rivela essere impegnativo.
Alle 9:30 sono nella pizza della Cattedrale. Completamente deserta. Nessun Pellegrino. Solo due ragazzi che mi chiedono di fargli una foto e che ricambiano volentieri.
Decido di fare il salto. Liberatorio. In un attimo mi sento bene. Ci voleva proprio.
Aspetto le 10.30 per ritirare la Compostela. L’addetta mi rimprovera perché sulla mia credenziale non ci sono almeno 10 timbri (2 per giorno) degli ultimi 100 km. Le spiego, gentilmente, che ho fatto gli ultimi 100 km in 3 giorni (contando oggi) e che alla mattina, gli spagnoli dormono) e che fino alle 9 (dopo 4-5 ore di cammino) manco un caffè riuscivo a trovare… scuote la testa poco convinta. Mi chiede se voglio anche l’attestato della distanza. Si. 3€. Ok. Le pongo un 5€ e non fa cenno a darmi il resto. Avanti il prossimo.
Esco, prenoto un hotel. Mi fiondo in camera. Metto su un asciugatoio e mi faccio una doccia calda.
Riposo. Ne avevo proprio bisogno.
Ah si, stavo dimenticando la frase che avevo pensato in questi giorni
“A Santiago non termina il cammino, ma ne inizia uno più lungo. Dentro se stessi”
Amen. Buon Camino a todos.